FRANCESCO CLEMENTE

Mostra promossa da

Fondazione Sant’Elia

 

a cura di

Achille Bonito Oliva

 

Palazzo Sant’Elia – Palermo

Apertura 24 novembre 2013

fino al 2 marzo 2014

 

Mi interessa costruire il quadro come se fosse il diagramma di un campo di forze, di energie,
come quei diagrammi dei giornali enigmistici in cui ci sono i puntini da unire.
(Francesco Clemente, in “Flash Art”, 134.1986)

 

La mostra nasce all’interno di un articolato progetto espositivo in progress su La Transavanguardia italiana ideato da Achille Bonito Oliva in occasione delle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia. Inaugurato nel 2011 dalla mostra collettiva omonima apertasi in Palazzo Reale a Milano sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, il progetto ha coinvolto le maggiori istituzioni museali della Penisola in una serie di giornate di studio, cui hanno preso parte filosofi, critici e storici dell’arte, e in 5 successive esposizioni personali dedicate ognuna a uno dei protagonisti storici della Transavanguardia, per ripercorrere l’evoluzione nel tempo e gli esiti ultimi delle loro diverse personalità artistiche. Curata da Achille Bonito Oliva, promossa dalla Provincia Regionale di Palermo e organizzata in collaborazione con Civita, la personale di Francesco Clemente offre l’occasione di ospitare per la prima volta in Sicilia l’opera di uno degli artisti italiani più noti e apprezzati a livello internazionale. Nei prestigiosi saloni della Fondazione Sant’Elia, la mostra raccoglie, dal 24 novembre 2013 al 2 marzo 2014, una sessantina di opere rappresentative dei temi, delle scelte iconografiche e delle problematiche linguistiche, con le quali l’artista si è confrontato dalla metà degli anni 80 a oggi e, in particolare, negli ultimi 20 anni di attività segnati dall’importante retrospettiva organizzata dal Salomon R. Guggenheim Museum di New York e Bilbao nel 1999-2000, che ha ratificato la fama e il riconoscimento internazionali raggiunti dall’artista, facendo di lui uno dei maggiori rappresentanti della cultura e del talento italiani nel mondo. Il percorso espositivo segue la riflessione dell’artista e il suo procedere per cicli successivi di lavoro, nei quali i lunghi soggiorni in India e i viaggi in Europa, nei Caraibi, Egitto, Sud America, Giamaica danno vita a un vocabolario costantemente in divenire. Un grande laboratorio di ideogrammi ed emblemi apotropaici, in cui gli opposti convivono, di simbologie e associazioni spesso messe in scena dall’artista attraverso il proprio autoritratto, che dalla fine degli anni 70 costituisce la cifra della sua poetica. Tra le opere presenti in mostra: il trittico Crown (1988, Collezione permanente MAXXI Arte, Roma), che richiama la corona di spine, simbolo della passione di Cristo; Place of Power I (1989, Museo Madre – Fondazione Donnaregina,Napoli), ispirato alle camere funerarie della Valle dei Re visitate dall’artista a fine 1986; i quadri della serie Tandoori Satori (2003-2004), che coniugano il Buddismo Zen e la cucina dell’Asia meridionale con le stilizzazioni underground della New York anni ottanta segnata dalla pittura di Keith Haring. Nato a Napoli nel 1952 e attivo tra l’Italia, New York e Madras, Francesco Clemente incentra il proprio lavoro sulla citazione di elementi iconografici di paesi lontani sottoposti a variazioni e innesti con immagini e simboli della tradizione mediterranea, della cultura classica e di quella contemporanea dei mass media. Oriente e Occidente, Nord e Sud del mondo, civiltà antiche e pensiero moderno si mescolano e si confondo nelle opere dell’artista all’interno di una ricerca che molto condivide con la storia e l’identità culturale stessa della Sicilia, formatasi attraverso conquiste, invasioni e il confronto stringente tra popoli e civiltà diversi per provenienza, etnia, tradizioni e religione. Nel 2012 l’artista è stato insignito del titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana. Clemente è membro della American Academy of Arts and Letters.
Il catalogo, edito da Giampaolo Prearo, Milano, e concepito da Francesco Clemente in collaborazione con lo studio grafico londinese Inventory Studio, è corredato dai saggi critici di Achille Bonito Oliva e Francesco Gallo Mazzeo.
La mostra è finanziata con fondi del Programma operativo F.E.S.R. (Fondo europeo per lo sviluppo regionale), Asse III – Obiettivo Operativo 3.1.3., Linea di intervento 3.1.3.3 “Sviluppo di servizi culturali al territorio e alla produzione artistica e artigianale che opera nel campo dell’Arte e dell’Architettura Contemporanea”.

 

Info

Martedì – Domenica dalle 9.30 alle 13.30 e dalle 16.00 alle 19.30

Fondazione Sant’Elia, tel. 0916628289 – Via Maqueda, 81 – 90133 Palermo

Ticket €5,00 intero, €4,00 ridotto (universitari e over 60)