BAM – BIENNALE ARCIPELAGO MEDITERRANEO

Comunicato stampa | Palermo, 14 ottobre 2022

Associazione MeNO e Fondazione Merz presentano

INSATURO

III edizione di BAM – Biennale Arcipelago Mediterraneo

Direttore artistico 

Andrea Cusumano

23 settembre 2022 – 22 gennaio 2023

Palermo

Continuano gli appuntamenti di BAM – Biennale Arcipelago Mediterraneo, il festival internazionale di ricerca nell’ambito delle arti visive, arti performative e teatro dedicato ai popoli e alle culture che si affacciano sul mare e incentrato sulle tematiche dell’accoglienza e del dialogo. La terza edizione – sotto la direzione artistica di Andrea Cusumano, a cura di Associazione MeNO e Fondazione Merz, con il patrocinio del Comune di Palermo – si è inaugurata il 23 settembre e si è presentata attraverso esposizioni, interventi, performance e incontri, proposti al pubblico dal centro storico fino ai Cantieri Culturali alla Zisa. Il palinsesto diffuso, infatti, è il risultato di una ricerca sperimentale portata avanti da circa 150 artisti, che dalla città, per la città e nella città hanno tratto ispirazione per la loro esplorazione estetica e concettuale, vivendo Palermo come hub creativo, territorio ideale di sperimentazione, laboratorio inclusivo in cui le residenze artistiche sono protagoniste.

Sull’onda dello stesso slancio legato all’importanza della ricerca, si apre sabato 15 ottobre alle 12, la Open Conference ETRN Palermo, un talk portato avanti dall’European Theatre Research Network, alla Chiesa di SS. Euno e Giuliano. L’appuntamento aperto al pubblico porrà al centro dell’interesse l’importanza di esplorare e liberare il potenziale drammaturgico e narrativo dello spazio, in vista dell’imminente nascita a Palermo di un centro dedicato a queste tematiche. Partecipano: Peter Boenisch del Dipartimento di Drammaturgia all’Università di Aarhus; Paul Allain dell’Università del Kent; Bryce Lease della Royal Central School of Speech and DramaUniversità di Londra; Alexandra Portmann dell’Istituto di studi teatrali all’Universität Bern; Anna Sica, Delegata ai rapporti con le Istituzioni teatrali e dello spettacolo dell’Università di Palermo; Per Kap Bech Jensen, direttore teatrale del Nordisk Teaterlaboratorium – Odin teatret; Pete Brooks, leader del corso CSM Performance Design e Director of Imitating the Dog, in UK; Andrea Cusumano, coordinatore CeSDAS – Centro Internazionale di Sperimentazione per la Drammaturgia Applicata allo Spazio e Roberto Albergoni, presidente dell’Associazione MeNO. 

Fondazione Merz propone, domenica 16 ottobre alle ore 19 al Teatro Massimo, il concerto dei finalisti della quarta edizione del Mario Merz Prize | Settore Musica, unico premio internazionale per l’arte e per la musica. In concerto i lavori inediti di Katherine Balch, William Dougherty, Farzia Fallah, Füsun Köksal e Claudia Jane Scroccaro, concepiti appositamente per l’ensemble del progetto WADI, promosso e sostenuto dalla Fondazione Merz a Palermo. L’ingresso è gratuito su prenotazione su prenotazione scrivendo a merzprize@fondazionemerz.org, il concerto è disponibile anche in streaming sul canale Facebook di Fondazione Merz.

Spazio poi agli appuntamenti di Sète-Palermo: dopo lo scambio organizzato tra gli artisti della città marittima francese Sète e quelli di Los Angeles nel 2019, l’associazione SLA – che organizza ogni due anni uno scambio tra Sète e altre città portuali in giro per il mondo – organizza con Palermo la seconda edizione del suo festival d’arte contemporanea. Sono stati 14 gli artisti siciliani (Giuliana Barbano, Emanuela Barilozzi Caruso, Barbara Cammarata, Ruby Cicero, Andrea Cusumano, Gandolfo Gabriele David, DimoraOz, Cécile Donato Soupama, Daniela Nancy Granata, Marco Petrigno, Andrea Kantos, Alessandro Librio, Ignazio Mortellaro, Rossella Poidomani, Linda Randazzo, Maria Donata D’Urso) ospiti a Sète e Montpellier dal 12 al 18 settembre e saranno 17 gli artisti di Sète a Palermo dal 18 al 22 ottobre, in collaborazione, appunto, con BAM. Dalla Stamperia Nancy Granata a Palazzo Branciforte, dal Loggiato San Bartolomeo ai Cantieri Culturali fino da Palazzo Butera (programma completo in allegato), sono queste e molte altre le location che ospiteranno i risultati dello scambio che ha posto Palermo come hub creativo, territorio ideale di sperimentazione, laboratorio inclusivo in cui le residenze artistiche sono protagoniste.

Il Loggiato di San Bartolomeo, che ospiterà una sezione della collettiva di Sète al primo piano, al secondo piano accoglie la mostra BAM Seafront, con il video “Cosa non fare/la febbre dell’arte” dell’artista kosovaro e residente a New York Sislej Xhafa e la video performance “Quaranta” di Salvatore Fenu, realizzate entrambe per BAM in collaborazione col Comune di San Vero Milis in Sardegna. Ancora, “Trittico di volti rimossi” di Gaetano Costa, un lavoro digitale “artigianale” che ha richiesto diversi mesi di lavoro e da considerarsi un’opera “aperta”, dato che l’artista continuerà ad aumentarne il dettaglio in una sorta di costante work in progress, “Mare Chiuso” di Emanuele Lo Cascio e delle grandi tele dell’artista austriaca in residenza a Palermo Trudi Bloom. Mentre al piano terra “Felix Taeda II” dell’artista israeliano Rafael Y. Herman, che dopo la personale inaugurata lo scorso aprile a Palazzo Sant’Elia porta avanti il suo legame con Palermo facendo emergere dal buio del piano terra del Loggiato San Bartolomeo la sua poetica che nasce e si struttura nell’oscurità. “BAM Seafront” si protrarrà fino al 27 novembre (opening il 19 ottobre ore 18).

Flora Marina è invece il risultato della residenza dell’artista milanese Emanuele Caprioli, promossa da Fondazione Barbaro per sostenere la ricerca e la creatività contemporanea. 

Tra il mese di giugno e ottobre 2022, l’artista ha avuto a disposizione un tempo e un luogo che gli hanno permesso di maturare le sue idee e produrre nuove opere, senza preclusione di forma, tecnica o stile.  Gli spazi di via Butera 24, dunque, accoglieranno  dal 21 ottobre (opening ore 16; per poi protrarsi fino al 20 novembre) un’installazione site-specific multimediale che indaga l’iconografia della Posidonia mediterranea, una pianta marina endemica del Mediterraneo, che svolge un ruolo chiave nel mantenimento della biodiversità e nella protezione delle spiagge dall’erosione. 

La mostra, a cura di Maria Chiara Di Trapani, è composta da sei bassorilievi in vetro di piccole e medie dimensioni, un soundscape e una stampa a rilievo con vernice trasparente su carta acetata srotolata come una lunga pergamena.

Il programma di BAM in aggiornamento è disponibile on line alla pagina bampalermo.com.

 

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